Sant'Angelo è un
borgo del comune di Treviso. Si articola in due centri abitati
localizzati a sudovest del centro storico: la Sant'Angelo vera e
propria, o Sant'Angelo di Ghirada, modesto agglomerato con caratteri
ancora rurali raccolto attorno alla chiesa parrocchiale, e Santa
Maria del Sile (già Borgo Sile o Sant'Angeło Nòvo[2]), vasto
quartiere di recente formazione posto poco più a levante.
La località dà il
nome all'aeroporto di Treviso-Sant'Angelo, che sorge in realtà
sull'altra sponda del fiume Sile, nei pressi di San Giuseppe.
Sant'Angelo si
addossa alla riva destra del fiume Sile, il cui corso ha subito una
serie di profonde modifiche attraverso varie opere di bonifica: le
paludi che si estendevano lungo le rive sono state ridotte e nulla
resta di una ricca area di risorgive descritta anche da Luigi Bailo
nella sua Guida della città di Treviso (1872). Resistono ancora
tratti di aree umide attorno alla parrocchiale e a villa Letizia,
recentemente rivalorizzate dal parco naturale regionale del Fiume
Sile.
Storia
Il ritrovamento di
numerosi reperti archeologici, specialmente nella cava di ghiaia
Betteti, prova che la presenza umana nella zona risale almeno
all'epoca romana, tuttavia la formazione di un centro abitato ben
definito si ebbe solo in epoca medievale con la fondazione della
chiesa.
La posizione ha
favorito in passato un'intensa attività molitoria
Monumenti e luoghi
d'interesse
Chiesa di
Sant'Angelo
Parrocchiale
intitolata all'arcangelo Michele, una leggenda ne ricollega l'origine
al paladino Orlando, che la costruì per ringraziare della vittoria
conseguita contro ai Longobardi. Un'altra tradizione, forse più
vicina alla realtà storica, la vorrebbe consacrata sul finire
dell'VIII secolo dal vescovo di Treviso Fortunato. Di fatto, la prima
testimonianza scritta è del 1170.
L'edificio ha subito
numerosi rifacimenti sino alla metà del Novecento. Si presenta oggi
come un piccolo e sobrio edificio a navata unica che conserva al suo
interno alcune opere di pregio tra cui una croce in stile bizantino
(XV secolo), dipinti di scuola veneta (XVIII secolo) e un prezioso
ostensorio.
Chiesa di Santa
Maria del Sile
È una
comparrocchiale consacrata il 19 agosto 1956 da mons. Ettore Cunial
come riferimento religioso per il quartiere Borgo .
Casa Fossati,
Marinello
Il complesso si
inserisce in un vasto appezzamento situato all'estremità occidentali
di Borgo Sile, delimitato a nord e a ovest dal Sile e a sud dalla
strada che conduce a Canizzano. Secondo Giuseppe Mazzotti l'attuale
costruzione ha forme ottocentesche, ma non si può escludere che
fosse stata ottenuta dal rimaneggiamento di strutture preesistenti.
Si articola in un
corpo formato da tre volumi allineati, ovvero la casa padronale, a
tre piani, e due lati laterali di due piani, asimmetriche per
dimensioni e forometria. L'ala orientale e la casa padronale hanno i
stessi piani di calpestio alla stessa altezza e sono fra loro
comunicanti; diverso il discorso per l'ala occidentale che svolgeva
le funzioni di barchessa e rappresenta probabilmente la porzione più
antica della villa, forse settecentesca.
La casa padronale
risulta particolarmente slanciata a causa di un basamento che eleva
il pianterreno di circa un metro. Il tutto è concluso da una cornice
modanata su cui si imposta la copertura a piramide, coronata da una
sfera lapidea al vertice. La facciata principale, rivolta a sud, è
molto semplice e l'asse di simmetria è esaltato dalle diverse
aperture centrali: il portale arcuato, la monofora centrale con
piccolo poggiolo e quella all'ultimo livello (identica alla
precedente ma di dimensioni ridotte).
L'organizzazione
degli interni è quella consueta, con salone passante al centro e due
vani per lato, dei quali uno è occupato dalla scala.
Villa Letizia
Posta a Borgo Sile,
l'attuale edificio è il risultato di una ristrutturazione
novecentesca, tuttavia la presenza di edifici nella zona risale
almeno all'inizio del Settecento, come testimoniano le mappe antiche.
I caratteri tipici
della villa veneta sopravvivono nella scelta della posizione
(paesaggisticamente rilevante, essendo lungo il Sile) e nella
presenza, sul fianco della casa domenicale, di una barchessa
profondamente rimaneggiata. Per il resto, lo stile dell'edificio è
in linea con la moda di inizio Novecento, ovvero un misto tra
neogotico e liberty con la presenza di richiami medievali - le due
torrette - e arabi - i profili esterni delle aperture. Altro elemento
in accordo con i canoni del tempo e il portico con loggia soprastante
posto all'angolo principale dell'edificio.
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