Quinto è una
cittadina davvero unica nel suo genere.
Si potrebbe dire che
qui il Sile si ferma per dare vita ad una delle attività più
antiche,affascinanti ( e anche redditizie), dei secoli scorsi :
quella molitoria, cioè dei mulini.
Già nel cinquecento
si potevano contare una trentina di mulini,tanto che quando si parla
di Quinto,
per associazione
mentale si parla anche e soprattutto di questi ultimi. Il Sile qui è
stato giustamente sfruttato al meglio, anche se, tutt’oggi,si
possono ammirare poche ruote rimaste a ricordarci l’attività di un
tempo.
Il Mulino Bordignon
è certo uno dei più conosciuti : ancora i Mulini Camilotti (che ora
ospitano altre attività commerciali),il Mulino Passuello e Provera
(famosi per l’abbondante produzione di paste alimentari).
Antiche tradizioni
mai dimenticate, anche perché se da una parte è parte integrante di
Quinto. dalla campagna si possono ottenere produzioni diverse e le
occupazioni possono cambiare per le mutate esigenze,certo è che il
corso del fiume Sile resta ed il Sile è parte integrante di Quinto.
Il paese vanta
tradizioni di buona cucina di fiume ( e non di meno di
cacciagione….),visto che la zona particolarmente paludosa ben si
addice a piacevoli batture di caccia che un tempo i nobili della zona
ben sfruttavano.Quinto ospita ancora i mulini della famiglia
Rachello, grandi macinatori di farine.
E come non
ricordare, gli allevamenti ittici, con le trote, le anguille e gli
storioni…..
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