La redazione de Il Nuovo Cagnan, in collaborazione con la redazione di Borghi d'Europa, rilancia
l'antico progetto 'cagnanesco' de Le Giornate del Buon Evento.
Visite gustose ad aziende, borghi,territori, per raccontare di una informazione che ascolta.
Le prime tappe a Quinto e a Paese,in provincia di Treviso.
Il Nuovo Cagnan all'Osteria Toniolo a Treviso
domenica 28 maggio 2017
sabato 27 maggio 2017
I vini della Tenuta Barbon a Borghi d'Europa,alla Trattoria Antico Moncin
L'incontro a convivio presso la Trattoria Antico Moncin a Treviso, per ricordare Alfredo Beltrame
e il Maestro Toni Benetton, è stato accompagnato dai vini della Tenuta Barbon di Villorba.
L'Aperitivo è stato interpretato con il Prosecco Brut 'Marca Trevigiana'. L'antipasto di mazzette d'asparagi bianchi,in camicia di pancetta affumicata,gratinati al forno, con salsa al vino bianco
profumata di coriandolo, è stato accompagnato dal Manzoni Bianco, vendemmia 2016.
Il Manzoni Bianco è un vitigno di origine Trevigiana, ottenuto da un incrocio tra Resling Renano e Pinot Bianco, creato dal prof. Luigi Manzoni negli anni ’30.Il colore è giallo paglierino con riflessi verdognoli, profumo fine e delicatamente aromatico, gusto sapido fresco con una prevalente nota minerale. E, sempre il Manzoni,ha accompagnato anche i 'ravioloni con ripeino di ricotta e spinaci su vellutata di piselli freschi'.
Il Risotto al limone ed erba cipollina, ha conosciuto l'abbinamento con il Carmenere DOC Piave, così come il 'coniglio de casada al timo con contorno di patate al rosmarino fresco e carote alla mentuccia.
Il Carmenere è un vitigno di origine bordolese, produce un vino dal colore rosso rubino intenso, profumo erbaceo con note di pepe nero e frutti di bosco, dal gusto fresco, sapido ed armonico.
"L’esperienza vitivinicola della nostra famiglia- ci racconta Luca Barbon-, ha inizio con nonno Antonio, nato nel 1898, mezzadro per la famiglia Liberali di Montebelluna. Il figlio Lorenzo ereditò la passione per la terra, continuando a lavorare i terreni degli eredi della famiglia Liberali, i Rossi di Ferrara, fino alla fine degli anni ’60 quando, terminato il periodo di mezzadria, gli fu offerta la possibilità di diventare proprietario dei terreni. Consapevole dei sacrifici che avrebbe dovuto affrontare e grazie al sostegno della famiglia, in particolare del figlio Luca, nato nel 1976, l’azienda ha continuato la sua tradizione."
Nel 2006, Luca, appassionato enologo, prese le redini dell’azienda indirizzando la sua ricerca verso la coltivazione dei vitigni che esprimono il massimo in questi territori, con una viticoltura assolutamente rispettosa dell’ambiente, nello spirito dello sviluppo sostenibile. Attingendo alle più moderne tecnologie di vinificazione, ha raggiunto l’eccellenza nella produzione di vini di qualità che brillano per carattere e personalità.
Attualmente l’azienda stimolata dai risultati ottenuti, sta ampliando le proprie terre scegliendo i terreni migliori e vocati alle varietà dei nostri vini, recuperando e valorizzando vitigni come il Manzoni Bianco e il Carmenère.
+39 346 01 01 722
info@tenutabarbon.it
e il Maestro Toni Benetton, è stato accompagnato dai vini della Tenuta Barbon di Villorba.
L'Aperitivo è stato interpretato con il Prosecco Brut 'Marca Trevigiana'. L'antipasto di mazzette d'asparagi bianchi,in camicia di pancetta affumicata,gratinati al forno, con salsa al vino bianco
profumata di coriandolo, è stato accompagnato dal Manzoni Bianco, vendemmia 2016.
Il Manzoni Bianco è un vitigno di origine Trevigiana, ottenuto da un incrocio tra Resling Renano e Pinot Bianco, creato dal prof. Luigi Manzoni negli anni ’30.Il colore è giallo paglierino con riflessi verdognoli, profumo fine e delicatamente aromatico, gusto sapido fresco con una prevalente nota minerale. E, sempre il Manzoni,ha accompagnato anche i 'ravioloni con ripeino di ricotta e spinaci su vellutata di piselli freschi'.
Il Risotto al limone ed erba cipollina, ha conosciuto l'abbinamento con il Carmenere DOC Piave, così come il 'coniglio de casada al timo con contorno di patate al rosmarino fresco e carote alla mentuccia.
Il Carmenere è un vitigno di origine bordolese, produce un vino dal colore rosso rubino intenso, profumo erbaceo con note di pepe nero e frutti di bosco, dal gusto fresco, sapido ed armonico.
"L’esperienza vitivinicola della nostra famiglia- ci racconta Luca Barbon-, ha inizio con nonno Antonio, nato nel 1898, mezzadro per la famiglia Liberali di Montebelluna. Il figlio Lorenzo ereditò la passione per la terra, continuando a lavorare i terreni degli eredi della famiglia Liberali, i Rossi di Ferrara, fino alla fine degli anni ’60 quando, terminato il periodo di mezzadria, gli fu offerta la possibilità di diventare proprietario dei terreni. Consapevole dei sacrifici che avrebbe dovuto affrontare e grazie al sostegno della famiglia, in particolare del figlio Luca, nato nel 1976, l’azienda ha continuato la sua tradizione."
Nel 2006, Luca, appassionato enologo, prese le redini dell’azienda indirizzando la sua ricerca verso la coltivazione dei vitigni che esprimono il massimo in questi territori, con una viticoltura assolutamente rispettosa dell’ambiente, nello spirito dello sviluppo sostenibile. Attingendo alle più moderne tecnologie di vinificazione, ha raggiunto l’eccellenza nella produzione di vini di qualità che brillano per carattere e personalità.
Attualmente l’azienda stimolata dai risultati ottenuti, sta ampliando le proprie terre scegliendo i terreni migliori e vocati alle varietà dei nostri vini, recuperando e valorizzando vitigni come il Manzoni Bianco e il Carmenère.
info@tenutabarbon.it
La famiglia Bresciani a Borghi d'Europa
Siamo nel Parco del Sile e quando succede di poter degustare le eccellenze locali,ecco che il pensiero e...il palato ci portano al pesce di fiume...
La famiglia Bresciani,di origine polesana,costituita da Francesco,Marilena e dalla figlia Francesca,opera nel settore ittico da quattro generazioni.
L'azienda" Troticoltura S.Cristina " si estende su una superficie di circa venti ettari, di cui oltre la metà di specchio d'acqua, dove vengono allevate, all'interno di un ambiente naturale, più di una ventina di specie di pesci d'acqua dolce, in oltre un centinaio di vasche apposite, dal fondale ghiaioso, approvvigionate con acqua attinta da pozzi e con acque derivate dal contiguo fiume Sile che, in questo tratto prossimo alle sorgenti, sono ancora pure e limpide. Attrezzata di moderne strutture ed impianti all'avanguardia per il monitoraggio continuo del tenore dell'ossigeno e della temperatura delle acque, è in grado di soddisfare l'intero ciclo produttivo dalla riproduzione, schiusa, avannotteria, novellame, al preingrasso e finissaggio. Già dal 1998, anticipando la decisione CE che dal I° gennaio 2001 vieta l'utilizzo e la detenzione di mangimi contenenti farina di carne, l'azienda ha preteso dai propri fornitori la disponibilità di materia prima contenente come fonte proteica esclusivamente farina di pesce ( pesce azzurro di basso pregio commerciale proveniente dai mari del sud America ). L'azienda produce e commercializza, consegnando con propri speciali mezzi di trasporto, alcune migliaia di quintali di pesci di trota iridea, trota iridea albina, trota fario, salmerino, storione, carpa comune, carpa erbivora, pesce gatto, pesce gatto americano, destinati al consumo alimentare, al ripopolamento di acque pubbliche e alla pesca sportiva. Da sottolineare che le trote allevate sono certificate con marchio di qualità .
Francesco e Marilena Brescaini hanno proposto all'incontro 'L'informazione che ascolta' presso lo Spazio Caffelarte di Paese, dei deliziosi crostini di triota affumicata e storione, che hanno letteralmente stregato i giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d'Europa.
La famiglia Bresciani,di origine polesana,costituita da Francesco,Marilena e dalla figlia Francesca,opera nel settore ittico da quattro generazioni.
L'azienda" Troticoltura S.Cristina " si estende su una superficie di circa venti ettari, di cui oltre la metà di specchio d'acqua, dove vengono allevate, all'interno di un ambiente naturale, più di una ventina di specie di pesci d'acqua dolce, in oltre un centinaio di vasche apposite, dal fondale ghiaioso, approvvigionate con acqua attinta da pozzi e con acque derivate dal contiguo fiume Sile che, in questo tratto prossimo alle sorgenti, sono ancora pure e limpide. Attrezzata di moderne strutture ed impianti all'avanguardia per il monitoraggio continuo del tenore dell'ossigeno e della temperatura delle acque, è in grado di soddisfare l'intero ciclo produttivo dalla riproduzione, schiusa, avannotteria, novellame, al preingrasso e finissaggio. Già dal 1998, anticipando la decisione CE che dal I° gennaio 2001 vieta l'utilizzo e la detenzione di mangimi contenenti farina di carne, l'azienda ha preteso dai propri fornitori la disponibilità di materia prima contenente come fonte proteica esclusivamente farina di pesce ( pesce azzurro di basso pregio commerciale proveniente dai mari del sud America ). L'azienda produce e commercializza, consegnando con propri speciali mezzi di trasporto, alcune migliaia di quintali di pesci di trota iridea, trota iridea albina, trota fario, salmerino, storione, carpa comune, carpa erbivora, pesce gatto, pesce gatto americano, destinati al consumo alimentare, al ripopolamento di acque pubbliche e alla pesca sportiva. Da sottolineare che le trote allevate sono certificate con marchio di qualità .
Francesco e Marilena Brescaini hanno proposto all'incontro 'L'informazione che ascolta' presso lo Spazio Caffelarte di Paese, dei deliziosi crostini di triota affumicata e storione, che hanno letteralmente stregato i giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d'Europa.
Il Rosè Brut delle Cantine Pozzobon Rosalio di Volpago del Montello
Giuliano Pozzobon, dell'azienda agricola comm.Rosalio Pozzobon di Belvedere di Volpago del Montello, ha presentato allo stage 'L'informazione che ascolta' presso lo Spazio Caffelarte a Paese,
alcuni vini del proprio personalissimo catalogo.
Dal corpo molto marcato, buona persistenza retro olfattiva.
Ottimo come aperitivo, delizioso a tutto pasto in particolare modo con piatti a base di
alcuni vini del proprio personalissimo catalogo.
Anzitutto il Rosè Brut , "... spumante dal colore rosa salmone pallido, perlage e grana fine e persistente.Possiede un profumo intenso e fruttato caratteristico del Pinot Nero.Gusto fresco ed equilibrato."
Viene prodotto in terreni propri collinari a Volpago del Montello,Vitigno 100% Pinot Nero.
Spumantizzato con metodo charmat lungo, ha un profumo intenso, complesso, con sentori floreali e molto fruttato, mela, pera e ciliegia. Al gusto morbido, elegante e di ottima struttura.
Dal corpo molto marcato, buona persistenza retro olfattiva.
Ottimo come aperitivo, delizioso a tutto pasto in particolare modo con piatti a base di
pesce, gradevole con carni bianche, formaggi in genere, perfetto con la pizza.
Emiliano Breda a Borghi d’Europa : Forno Breda una storia che dura da oltre 100 anni...
I fondatori di questa centenaria attività sono Breda Attilio e
Berton Anna. La famiglia Breda era già titolare di un alimentari
in centro a Treviso in via Riccati, acquista nel 1907 a San Giuseppe
l'attuale stabile, dove vi trasferiscono la loro impresa; assieme a
loro collaboravano anche i figli tra i quali si distinse Eugenio che
ormai adulto, si sposa con Eulalia e nel 1935 prosegue l'attività
di famiglia.
Eulalia dopo qualche anno, in età giovanile, viene a mancare, ma Eugenio non si perde d'animo e con l'aiuto dei suoi quattro figli Attilio, Giovanni,Luigi e Daniela continua a panificare.
Di questi quattro figlio due rimangono nel ramo della panificazione, Giovanni nel 1970 apre una attività a Sant' Antonino assieme alla moglie Rosetta dove tutt'oggi l'attività è gestita dal figlio Paolo con la moglie Silvia.
Luigi rimane nel panificio di famiglia assieme alla moglie Assunta e nel 1986 decidono di dare inizio alla ristrutturazione dell'intero edificio con annesso panificio ribattezzandolo col nome attuale "FORNO BREDA".
Da qui inizia il vero rinnovamento, nel 1997 viene inserita anche la produzione di pasticceria fresca curata sopratutto del figlio Emiliano, il quale, nel 2005, assieme a Cinzia, oggi sua moglie, continua la tradizione di famiglia portando con se tutta l'esperienza e la tradizione del buon pane e dei prodotti da forno.
Eulalia dopo qualche anno, in età giovanile, viene a mancare, ma Eugenio non si perde d'animo e con l'aiuto dei suoi quattro figli Attilio, Giovanni,Luigi e Daniela continua a panificare.
Di questi quattro figlio due rimangono nel ramo della panificazione, Giovanni nel 1970 apre una attività a Sant' Antonino assieme alla moglie Rosetta dove tutt'oggi l'attività è gestita dal figlio Paolo con la moglie Silvia.
Luigi rimane nel panificio di famiglia assieme alla moglie Assunta e nel 1986 decidono di dare inizio alla ristrutturazione dell'intero edificio con annesso panificio ribattezzandolo col nome attuale "FORNO BREDA".
Da qui inizia il vero rinnovamento, nel 1997 viene inserita anche la produzione di pasticceria fresca curata sopratutto del figlio Emiliano, il quale, nel 2005, assieme a Cinzia, oggi sua moglie, continua la tradizione di famiglia portando con se tutta l'esperienza e la tradizione del buon pane e dei prodotti da forno.
Pavan Garden Center : le erbe aromatiche e i frutti antichi
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato il Garden Pavan di Treviso, in occasione dell'incontro a convivio presso la Trattoria Vecchio Moncin, ispirato alle erbe aromatiche.
Così Michela Pavan racconta la sua storia :
" Pavan Garden Center è un'azienda familiare nata nel 1980, vicino all'Aeroporto di Treviso. La nostra è una professione che portiamo avanti con passione, competenza,serietà e amore per la natura cher ci circonda,per salvaguardare la biodiversità.La nostra filosofia si basa su poche, semplici regole: una lavorazione naturale,che ci permette una maggiore cura del prodotto,nei limiti del possibile omeopatica, rispettando i cicli stagionali : di ortaggi,frutta,frutti antichi fiori e piante.
Occorre essere sempre aggiornati,curiosi, alla ricerca di piante nuove, brevettate,certificate e selezionate.Non contano le dimensioni aziendali : per crescere e prosperare bisogna mettersi in gioco continuamente. Per queste ragioni abbiamo scelto di essere presemti da qualche anno con il nostro sito www.gardenpavan.com.Il nostro obiettivo è arredare il verde,creando un ambiente più sano.
Per quanto riguarda le piante aromatiche , va detto che procurano un piacere olfattivo e un aroma
gradevole. Vengono usate per sostituire il sale,onde contrastare diverse malattie e permettere una alimentazione più equilibrata.Infatti contengono principi nutritivi,vitamine e minerali utili alla digestione e al metabolismo.Abbelliscono inoltre l'orto o il balcone,rilasciando profumi che valorizzano vieppiù la nostra cucina."
Così Michela Pavan racconta la sua storia :
" Pavan Garden Center è un'azienda familiare nata nel 1980, vicino all'Aeroporto di Treviso. La nostra è una professione che portiamo avanti con passione, competenza,serietà e amore per la natura cher ci circonda,per salvaguardare la biodiversità.La nostra filosofia si basa su poche, semplici regole: una lavorazione naturale,che ci permette una maggiore cura del prodotto,nei limiti del possibile omeopatica, rispettando i cicli stagionali : di ortaggi,frutta,frutti antichi fiori e piante.
Occorre essere sempre aggiornati,curiosi, alla ricerca di piante nuove, brevettate,certificate e selezionate.Non contano le dimensioni aziendali : per crescere e prosperare bisogna mettersi in gioco continuamente. Per queste ragioni abbiamo scelto di essere presemti da qualche anno con il nostro sito www.gardenpavan.com.Il nostro obiettivo è arredare il verde,creando un ambiente più sano.
Per quanto riguarda le piante aromatiche , va detto che procurano un piacere olfattivo e un aroma
gradevole. Vengono usate per sostituire il sale,onde contrastare diverse malattie e permettere una alimentazione più equilibrata.Infatti contengono principi nutritivi,vitamine e minerali utili alla digestione e al metabolismo.Abbelliscono inoltre l'orto o il balcone,rilasciando profumi che valorizzano vieppiù la nostra cucina."
Un incontro alla Vecchia Trattoria Moncin per ricordare Alfredo Beltrame e il Maestro Toni Benetton
Prosegue il viaggio
proposto dalla rete dei borghi europei del gusto, in occasione del
lancio del progetto informativo ‘Quelli del Cagnan’.
Nicola,nume tutelare
della Vecia Osteria al Moncin di San Giuseppe (Sant’Isepo) di
Treviso, ha voluto accogliere nel proprio locale la redazione della
trasmissione multimediale ‘Borghi d’Europa’, con un parterre
d’eccezione. Per ricordare Alfredo Beltrame, non poteva mancare
Arturo Filippini.
Così risponde ne
‘Il Gazzettino alle domande di Michele Miriade :
Arturo Filippini era
giunto a Treviso da Zavattarello in Oltrepo pavese nel lontano 1959.
Arturo Filippini,
cosa significa per lei El Toulà?
«La mia vita
professionale. Sono entrato qui nel 1961, arrivato a Treviso nel 1959
quando mio fratello Piero (comproprietario dell'Incontro e scomparso
lo scorso anno, ndr) fece da apripista e assieme si lavorò a Villa
Condulmer a Mogliano, poi ho conosciuto Alfredo Beltrame ho varcato
questa soglia. Non mi sono più mosso, qui è stata la mia vita».
Oltre ai molti
ristoranti aperti nel mondo...
«Insieme abbiamo
avviato nuovi locali, partendo da Cortina, ai tempi della bella
gente, la Cortina con la C maiuscola, così è nata la catena Toulà,
un nome facile poiché significa fienile in cortinese. Ma è stato il
nome che ha accompagnato la catena dei ristoranti a Porto Rotondo,
Roma, Milano al teatro Alla Scala, Monaco, Torino, Montecarlo,
Firenze, Helsinki, Pechino, Tokyo, Toronto e il relais di campagna a
Ponzano. Poi, dopo la morte di Alfredo nel 1984, ho proseguito da
solo e sono ancora qui »…
Poi l’intervento
di Ada Benetton, moglie di Toni Benetton, artista e Maestro insigne.
“Il
museotonibenetton nasce nel 2000 dalla volontà della nostra famiglia
di mantenere vivo lo spirito con cui il Maestro aveva acquistato
Villa Marignana, cioè raccogliere le sue opere e renderle fruibili
ed accessibili. Il Museo ha sede a Marocco di Mogliano Veneto in
provincia di Treviso ed ospita i capolavori di Toni Benetton,
scultore del ‘900 che scelse come mezzo privilegiato del suo
linguaggio il ferro. La collezione comprende le opere giovanili e si
estende fino alle ultime produzioni, collocate anche nell’immenso e
suggestivo Parco-Museo di Villa Marignana Benetton. Qui, in uno
spazio di oltre 20.000 mq, tra alberi secolari, sono più di sessanta
le opere, tra cui le Macrosculture, che accompagnano il visitatore in
questo “sentiero” culturale. Percorrere le sale del Museo e
passeggiare tra Arte e Natura nel Parco, offre l’intensa esperienza
di un viaggio nella storia personale e professionale del Maestro Toni
Benetton.
Nicola (che è
cresciuto nelle cucine del Toulà),ha poi interpretato un menù
ispirato alla stagionalità.Le erbe aromatiche suggerite dal Garden
Pavan di Treviso ; i vini del Piave della
Tenuta Barbon di
Venturali di Villorba ; il pane di Emiliano Breda del Forno Breda di
Treviso, con i racconti delle loro storie,hanno vivacizzato il
desinare.
Il cammino de ‘Il
Nuovo Cagnan’ non poteva avere inizio migliore.
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